La sofferenza bancaria si verifica in presenza di uno stato d’insolvenza perdurante, il quale porterà in poco tempo ad una situazione di fallimento. Una volta definita l’esistenza di una sofferenza bancaria, questa verrà comunicata dall’istituto erogatore alla Centrale Rischi della Banca D’Italia, la quale raccoglie tutti i dati relativi alla posizione creditizia dei clienti che accedono al credito.
Tutti gli istituiti di credito aderiscono ad un sistema informativo gestito dalla Banca D’Italia attraverso il quale vengono registrate tutte le situazioni di solvibilità di ciascun cliente.
Nello specifico, quando una banca concede un mutuo o un qualsiasi tipo di finanziamento (importo superiore ai 30.000 €) ad un soggetto richiedente, quest’ultimo sarà monitorato e segnalato alla Centrale Rischi circa la sua situazione debitoria, fino alla data di estinzione del debito.
La sofferenza bancaria entra gioco nel momento in cui si è certi dell’irreversibilità dello stato di insolvenza del debitore, dovuto ad una compromessa situazione patrimoniale che ne causerà irrimediabilmente il fallimento.
In particolare, la sofferenza ha origine da un incaglio, ovvero da una momentanea difficoltà nell’ adempiere ai pagamenti dovuti, la quale può essere risolta in linea di massima in 10 - 14 mesi. Pertanto, dopo aver raggiunto tale termine, l’incaglio si trasforma in sofferenza, con conseguente richiesta da parte dell’istituto di credito di procedere al recupero del credito.
Contestualmente, dunque, lo stato di sofferenza bancaria verrà segnalato alla Centrale Rischi e messo a disposizione di ogni ente creditizio, il quale una volta effettuate le dovute considerazioni sul soggetto debitore coinvolto, difficilmente sarà disposto ad erogare in futuro qualsiasi tipo di finanziamento.
La cancellazione di una sofferenza avviene nel momento in cui il debito viene completamente estinto o quando il credito viene ceduto a terzi.
I crediti deteriorati delle banche in inglese prendono il nome di Non Performing Loans (NPL); tali crediti sono dei prestiti la cui riscossione è considerata a rischio dal punto di vista di vari profili.
La Banca d’Italia è la banca centrale della Repubblica italiana. È un istituto di diritto pubblico regolato da norme nazionali ed europee, che appartiene al Sistema europeo di banche centrali, guidato dalla Banca centrale europea.
Un’asta giudiziaria è un procedimento con cui un bene viene sottoposto a vendita forzata, a causa dei debiti che il proprietario non è in condizioni di onorare, allo scopo di assicurare al creditore la restituzione di quanto gli spetta.
Dal latino creditor, “credere, affidare, prestare”. È il soggetto che è in credito e quindi ha il diritto di riscuotere una somma o di ricevere una prestazione da un’altra persona (il debitore).
Il debito consiste in un bene o in una somma di denaro che un debitore deve restituire ad un creditore in un certo periodo di tempo rispettando determinate condizioni.
L’imprenditore è colui che esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o scambio di beni o servizi. (art. 2082 c.c.). Gli elementi necessari per essere qualificati come imprenditore sono quindi 4: l’esercizio di un’attività economica, l’organizzazione di tale attività, la professionalità e la produzione o scambio di beni o servizi.
La comunione ereditaria rappresenta una particolare forma di comunione caratterizzata dalla contitolarità dei beni appartenenti al patrimonio del defunto destinata ai diversi coeredi.
Il pignoramento è un atto con cui si dà inizio al processo di esecuzione forzata nei confronti dei beni del debitore e ha inizio tramite la notifica dell’atto di pignoramento.
In economia il capitale è un termine che assume diversi significati: il valore in denaro di beni, i beni stessi nei quali il denaro viene investito e la totalità dei beni destinati a impieghi produttivi per ottenere nuova produzione.
La rinuncia agli atti è una fattispecie giuridica disciplinata dall’ art. 306 del codice di procedura civile.
I diritti reali di garanzia si contrappongono ai diritti reali di godimento. In particolare i diritti reali di garanzia sono il pegno (sui beni mobili) e l’ipoteca (diritto che vale solo sui beni immobili). Tali diritti forniscono una garanzia per un credito specifico, attribuendo a chi ne è titolare il diritto di soddisfare tale credito rivalendosi su una cosa altrui.
L’ipoteca è un diritto reale di godimento sui beni immobili che fornisce una garanzia per un determinato credito, attribuendo a chi ne è titolare il diritto di soddisfare questo credito, rivalendosi su una cosa altrui.
L’atto di precetto è un’intimazione di pagamento che deve precedere in modo obbligatorio l’inizio dell’esecuzione forzata e che viene fatta in forza di un titolo esecutivo.
Un credito è l’anticipazione di risorse, in forma di prestazione di beni o servizi o cessione di un importo di denaro, che un agente economico concede ad un altro, in cambio di una promessa di restituzione futura svolta in una o più soluzioni, con modalità e tempi che sono specificati nel contratto.
La fideiussione è disciplinata dagli art. 1936 e seguenti del Codice Civile, ed è il contratto con il quale un soggetto, il fideiussore, garantisce l’adempimento di un’obbligazione altrui, obbligandosi personalmente verso il creditore.
In diritto, il debitore è il soggetto passivo del rapporto obbligatorio, che è tenuto all’adempimento di una o più prestazioni in favore di un soggetto attivo, detto creditore.
Il legislatore stabilisce il principio della par condicio creditorum, in base a cui i creditori hanno uguale diritto di essere soddisfatti sui beni del debitore. Nonostante questo alcuni crediti privilegiati godono di una tutela maggiore e nel momento in cui si hanno più creditori (concorso tra creditori) devono essere soddisfatti prima rispetto ad altri.
La legge che disciplina la “composizione della crisi da sovraindebitamento” (n. 3 del 2012) prevede la possibilità per i consumatori in difficoltà di rivedere i loro debiti nei confronti dei creditori, basandosi sul Piano del consumatore, ovvero un piano di ristrutturazione del debito che considera la situazione particolare di ogni singolo debitore. Tuttavia questa procedura non è sempre possibile.
Un decreto è un atto deliberativo o ordinatorio emanato da un’autorità amministrativa o giudiziaria.
La crisi di sovraindebitamento si verifica quando un debitore si trova in uno stato permanente di squilibrio tra debiti e patrimonio, tale per cui si delinea una impossibilità di far fronte al pagamento dei debiti.
Il curatore fallimentare è un pubblico ufficiale incaricato della gestione del patrimonio fallimentare e della procedura fallimentare, le cui attività vengono poste sotto il controllo del giudice delegato e del comitato dei creditori.
Lo sfratto è un procedimento speciale, disciplinato dagli artt. 657-669 c.p.c, con cui il giudice intima al locatario di lasciare un immobile e di riconsegnarlo al proprietario.
Il fondo patrimoniale costituisce un vicolo stipulato da entrambi i coniugi, uno solo o un terzo, tramite l’atto di un notaio, che ha la finalità di destinare specifici beni esclusivamente ai bisogni della famiglia. Il fondo può comprendere: beni immobili, beni mobili registrati e titoli di credito.
Il termine "garante" indica un soggetto che assicura l’ adempimento di un patto, di una convenzione o di un contratto per conto di altri.
Il rating è uno specifico metodo di classificazione, utilizzato dalle agenzie di rating, che consente di valutare dal punto di vista finanziario società, titoli obbligazionari e Stati.
Il patrimonio indica la ricchezza, rappresentata dall’ insieme dei beni mobili e/o immobili, che un soggetto possiede in un determinato istante.
L’usura è un reato che avviene quando si concedono prestiti ad interessi superiori ai limiti concessi dalla legge.
L’accollo del mutuo è una dichiarazione, attraverso cui un soggetto acquisisce l’obbligo di rimborso nei confronti della banca creditrice di un mutuo già avviato, ai fini dell’acquisto di un immobile.
Attraverso il beneficio di escussione il debitore pretende che il creditore rivolga in prima istanza l’azione esecutiva nei confronti di un altro debitore responsabile delle obbligazioni.
I prestiti subprime sono una tipologia di prestiti concessa a soggetti poco attendibili dal punto di vista creditizio.
I cattivi pagatori sono quei debitori che vengono segnalati alla CR e ai SIC per aver ritardato o mancato il pagamento delle rate di un prestito o mutuo.